Quali sono gli step di una terapia?
Quindi la logopedia vocale è uguale per tutti?
No, questo è uno schema generico per dare un’idea. Ogni percorso (preventivo, abilitativo, riabilitativo) è diverso, cambiano i termini della valutazione e gli obbiettivi. Ma persino due persone con la stesso quadro clinico avranno difficilmente un percorso terapeutico identico: la loro storia ed esigenze cambiano l’approccio che viene utilizzato
Vedi più nel dettaglio i percorsi logopedici
Prevenzione
-
Prevenzione primaria:
informazione ed educazione alle norme di igiene vocale pensate ad hoc per una popolazione considerata a rischio di patologie vocali (es. Insegnanti, artisti vocali, guide turistiche);
Prevenzione secondaria:
permette di individuare precocemente una disfonia tramite tecniche di screening
Prevenzione terziaria:
utilizzo di diverse tecniche riabilitative con lo scopo di prevenire potenziali complicazioni derivanti da un disturbo.
Il training vocale in prevenzione può essere individuale o di gruppo, di solito consiste in una combinazione di tecniche di trattamento “dirette” e “indirette”.
Dirette:
focus sui cambiamenti fisiologici utili a migliorare la tecnica vocale
Indirette:
counselling e igiene vocale specifica, spiegazione dell’anatomo-fisiologia e dei fattori che possono causare un disturbo vocale e indicazioni su come prendersi cura della propria voce.
Abilitazione
-
Per abilitazione si intende costruire e rafforzare delle abilità di una voce “sana” per soddisfare delle esigenze specifiche.
Alcuni esempi possono essere: Farsi sentire in ambienti rumorosi (come una classe) senza stancarsi, riuscire ad avere una voce più femminile o più mascolina, riuscire ad utilizzare un range dinamico e tonale con più libertà, etc.
L’abilitazione parte sempre dai principi di una “buona voce” che sono:
Economia: “raggiungimento dei migliori risultati possibili […] ai minori costi;”
Efficacia: “risultanza adeguata del prodotto vocale in quanto: atto espressivo, comunicativo, estetico, gratificazione fisica del parlante;”
Eufonia: “l’emissione vocale ottenuta secondo i criteri di economia ed efficacia, ed esitante nel segnale migliore possibile in relazione alla situazione psico-fisica del soggetto” (Magnani, 2005).
Riabilitazione
-
La riabilitazione è il recupero della funzione vocale persa di chi ha sofferto di un disturbo vocale o ha subito un danno vocale.
Per disfonia si intende: «Alterazione qualitativa e/o quantitativa della voce parlata, cantata (disodia) o gridata, che consegue ad una modificazione strutturale e/o funzionale di uno o più organi coinvolti nella sua produzione o ad una inadeguatezza delle relazioni dinamiche fra le diverse componenti dell’apparato pneumo-fonatorio» (Schindler O., 2009).
Le cause di una disfonia possono essere molteplici e ognuna di esse ha un approccio specifico. Se vuoi approfondire clicca qui.
Alcuni trattamenti specifici
Terapia vocale per l’affermazione di genere
-
E’ un percorso di educazione/riabilitazione che vuole aiutare la persona transgender a femminilizzare o mascolinizzare la voce in base alle richieste del singolo.
Gli obiettivi sono discussi assieme al logopedista ma sono stabiliti dal paziente in quanto devono rispettare l’identità di genere della persona uscendo dal paradigma binario “voce maschile/voce femminile”.Il lavoro si divide in macro-aree:
Altezza tonale
Prosodia (melodia del parlato)
Gestione del timbro
Comunicazione non verbale
Disturbo della pronuncia (dislalia)
-
La dislalia è un disturbo nella pronuncia dei suoni della lingua provocato da un difetto di conformazione o di funzionamento dell’apparato fonatorio, composto da naso, labbra, lingua e faringe.
Le dislalie funzionali includono la distorsione, sostituzione, omissione o inversione di un fonema. Vengono distinte sulla base del fonema coinvolto:
Rotacismo: modificazione del fonema /r/Sigmatismo: alterazione dei fonemi /s/, /z/, /sc/
Lambdacismo: alterazione del fonema /l/
Deltacismo: distorsione del fonema /d/
Kappacismo (o gammacismo): alterazione dei suoni gutturali
Le dislalie organiche sono causate da un’alterazione a livello anatomico. A seconda dell’organo interessato dal difetto di pronuncia vengono ulteriormente classificate in:
Dislalie labiali: riguardano i fonemi /p/, /b/, /m/. Possono essere di origine congenita, traumatica, chirurgica o provocati da paralisi
Dislalie dentali: compromettono la pronuncia di /f/, /v/, /l/, /r/ e delle consonanti sibilanti /ts/, /dz/, /s/, /z/. Dipendono da alterazioni congenite o acquisite che interessano la conformazione delle arcate o del morso
Dislalie linguali: coinvolgono tutti i fonemi riprodotti tramite l’attivazione della lingua. Possono derivare da anomalie nelle dimensioni della lingua (per cause traumatiche o chirurgiche), da cicatrici o paralisi mono o bilaterali del nervo motore della lingua (l’ipoglosso)
Dislalie palatali: inducono la trasformazione dei fonemi occlusivi in nasali. Si verificano quando la divisione tra la cavità nasale e quella orale viene alterata da lesioni del palato duro o modificazioni del palato molle
Punti di forza della logopedia online
Possibilità di registrare le sedute per rivedere esercizi e spiegazioni
Seduta strutturata per garantire la massima efficacia
Seduta facile da fissare e spostare quando necessario
La seduta può essere svolta ovunque
Ideale per chi ha difficoltà di trasporto
Nota bene: La logopedia online non è sempre ideale per tutti; durante il tuo consulto gratuito, se fosse necessario, ti suggerirò io stesso un altro collega di fiducia con cui potrai incontrarti di persona.